Sempre che queste esistano davvero...
Per esaminare le nostre richieste di allora, tuttora valide, cliccate qui.
Sotto potrete leggere il testo integrale della richiesta di Riccardo Molinari che Giacomo Perocchio, che ci ha consultato in proposito, ha avuto poi cura di inoltrarci prontamente.
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - Per sapere - premesso
che:
il progetto approvato con delibera Cipe n.80/2006 prevedeva
il collegamento della linea Av/Ac con la linea storica Genova-Torino per mezzo
di un collegamento denominato Shunt Torino che si connetteva ad Ovest di Novi
Ligure;
a dicembre 2017 il Cipe ha stanziato quasi 2,4 miliardi di
euro per completare entro il 2022 il progetto Av/Ac Terzo Valico dei Giovi. Il
comitato governativo ha contestualmente approvato l'eliminazione dello Shunt
Torino, la bretella che era destinata a collegare il Terzo Valico con la linea
per Alessandria;
questa variante, "interconnessione di Novi Ligure
alternativa allo shunt", che risparmia 7 chilometri di linea destinata a
passare su un terreno agricolo, se da una parte rappresenta un vantaggio in
termini economici (anche se non di grande rilievo visto che costa 42 milioni in
meno su un'opera che ne vale 6,2 miliardi) e comporta una minore occupazione di
suolo (con una riduzione di circa il 60 per cento di superficie da espropriare)
e una riduzione dei volumi di scavo (760 mila metri cubi), dall'altra solleva
molti problemi legati al transito sulla vecchia linea ferroviaria storica nel
centro di Novi Ligure di tutti i treni merci ad alta velocità provenienti dal
porto di Genova;
una delle criticità sollevate riguarda le conseguenze
negative sull'ecosistema: da un'analisi di impatto ambientale compiuta
dall'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale emerge che l'ambito
interessato dalla variante presenta un elevato tasso di biodiversità e si teme una
frammentazione ecologica all'interno di questo sistema agro naturale forestale;
un altro grande problema è legato all'inquinamento, sia
acustico sia atmosferico, che graverebbe sui cittadini di Novi Ligure. Si
ritiene infatti che il nuovo panorama ipotizzato, per quanto riguarda i due
aspetti in questione, sia ragionevolmente peggiorativo rispetto alla situazione
attuale, tenendo soprattutto in considerazione che verranno aggiunti ulteriori
transiti, e per questo sembra necessaria una mappatura della situazione urbana
attuale per poter calcolare le eventuali ripercussioni negative;
il progetto di variante sembra inoltre rendere impossibile il
completamento del piano esecutivo convenzionato (PEC), da una parte per
l'imposizione del vincolo espropriativo diretto su molte aree immediatamente
interessate dalle nuove opere ferroviarie in variante, e dall'altra per vincoli
indiretti, connessi ai corridoi e alle servitù gravanti sulle aree laterali
alla nuova linea ferroviaria.;
i cittadini di Novi Ligure si dicono molto preoccupati anche
per le ripercussioni sulla viabilità, che verrebbe interrotta in più punti
nell'area urbana, creando disagi per l'aumento esponenziale del flusso di auto
che confluirebbero sulle uniche vie alternative agibili;
se il Ministro abbia avuto modo di valutare gli effetti
negativi sulla cittadinanza della variante "interconnessione di Novi
Ligure alternativa allo shunt" in termini di aumento dell'inquinamento
acustico ed atmosferico, di impatto sull'ecosistema, di disagi per
l'interruzione della viabilità;
se, alla luce delle analisi di impatto ambientale e delle
numerose criticità sollevate per l'impossibilità di completare il piano
esecutivo convenzionato (PEC), nonché delle proteste da parte dei cittadini di
Novi Ligure, non ritenga opportuno riconsiderare la validità e l'importanza di
una bretella che colleghi il Terzo Valico con la linea per Alessandria,
provvedendo al finanziamento dello Shunt Torino;
On. Molinari