sabato 14 aprile 2018

RACCOLTA RIFIUTI “PORTA A PORTA”: DISCARICA QUASI PIENA, E NOVI LIGURE CHE FA?

Giusto un anno fa abbiamo segnalato lentezze e ritardi nell’organizzazione della raccolta differenziata “porta a porta”:

nel 2016, quando tutto partì, si diceva che sarebbe andata a regime entro il 2018 ma, per i soliti ritardi, sarà già tanto se per tale data alcuni Comuni partiranno con la fase sperimentale.


Tra questi non compare Novi Ligure, la cui amministrazione intende rimandare il tutto all’autunno 2019, giusto dopo le Elezioni Comunali.


La raccolta differenziata “porta a porta” funziona, da tempo, a Treviso, Chieri e in molte altre realtà qui in Italia, mica su Marte; ma l’amministrazione comunale di Novi Ligure intende prendere tempo mentre la discarica ha capacità disponibile ancora per pochi anni.


Noi di Avanti Novi non vogliamo ritrovarci, da un giorno all’altro, a dover correre alla ricerca urgente di inceneritori perché, in caso di emergenza rifiuti, il prezzo lo fa chi te li incenerisce, e non chi li deve smaltire a tutti i costi per non ritrovarsi con le strade ridotte ad un vero immondezzaio.


E’ ora che l’amministrazione di Novi Ligure si dia da fare, e alla svelta, per allinearsi a tutti quei Comuni dei territori Ovadese, Acquese, Tortonese e Novese che, già da quest’autunno, partiranno con il sistema “porta a porta” almeno nella sua fase sperimentale, per capire cosa va, e cosa no, e correggerlo.


Questo, di sicuro più nell’interesse dei Novesi che dei proprietari di inceneritori come IREN, società che assieme al Comune di Novi Ligure detiene la maggioranza azionaria di ACOS, che a sua volta controlla Gestione Ambiente, società incaricata della raccolta rifiuti nei Comuni “ritardatari”:


un incrocio di partecipazioni societarie che, ci auguriamo, non distragga chi deve prendere, e alla svelta, decisioni in merito.


Andrea Scotto

presidente Associazione Civica “Avanti Novi”