mercoledì 27 maggio 2015

PERCHE’ IL COMUNE NON DEVE FARE IL FARMACISTA

Volutamente non trattiamo qui di redditività e di valore della Farmacia Comunale, lo faremo
prossimamente. Vogliamo, invece, mettere in evidenza i motivi, che superano per importanza il puro aspetto economico, per i quali riteniamo che  debba essere venduta a privati.

Una farmacia “Comunale” ha una ragion d’essere nelle località in cui non interviene il “privato” a realizzarne una. Il “pubblico” deve intervenire solo dove il mercato è carente, perché  il  “privato” arriva prima e meglio.  A Novi non si può dire che manchino farmacie.

 La più inefficiente  per immagine, approccio e rapporto con il cliente, quantità e qualità di prodotti e servizi, è  proprio la Comunale. Risultato di  vincoli giuridico-normativi, di una gestione politico-burocratica e della mancanza di una dirigenza manageriale all’altezza, che nel caso di una farmacia non può meglio essere rappresentata che da un farmacista proprietario, che oltretutto rischia il proprio capitale e non quello degli altri ( il nostro).

 Per la  garanzia implicita del Comune, che di fatto la sottrae alla possibilità di fallimento, la sua attività è caratterizzata da un atteggiamento rilassato e collettivistico. Indipendentemente dalla diligenza di chi vi opera,  manca lo spirito concorrenziale; quello spirito  che, al contrario, stimola le altre farmacie ,che tra loro si fanno concorrenza,  a  dare sempre il meglio di sé.

 In ogni attività commerciale (ed una farmacia, pure con le sue peculiarità, lo è) vale sempre il detto che “ è l’occhio del padrone che ingrassa il cavallo”, con attenzioni e cura continue.
Il motivo  principale, per cui la Comunale  deve essere venduta a privati,  è che la zona in cui si trova, molto vasta e popolata, viene a soffrire della scarsa qualità ed efficienza da essa fornita ( proprio perché di proprietà pubblica).

 La  sua privatizzazione porta nel mercato delle farmacie un elemento di concorrenza in più, che avvantaggerà il  cittadino consumatore ed utente. Un elemento in più, che va ad aggiungersi all’altra farmacia di prossima apertura nella zona di via Ovada , come previsto dall’allargamento del numero dei punti vendita nell’ambito del processo, seppur lento, di liberalizzazione del settore.
Anche questa, come le altre le privatizzazioni,  porta  in sé  fattori di giustizia sociale :
  • il personale, di fatto dipendente pubblico,  non  è a rischio di licenziamento, a prescindere dalla produttività. Contrariamente al dipendente di una farmacia privata, che pure svolge  la stessa attività nello stesso settore, ma senza paracadute pubblico
  • perché un farmacista dovrebbe versare anche un solo euro di tasse ad un comune che, proprio con quell’ euro, gli fa concorrenza anziché renderglielo in servizi di cui deve essere istituzionalmente fornitore? ( naturalmente questo vale anche per una lunga serie di altre categorie)
  • la privatizzazione interrompe il meccanismo “ politico-clientelare” che si genera dall’ingerenza della politica nell’economia e che produce il clima ideale per far nascere e prosperare il voto di scambio per “ simpatia politico-elettorale” verso chi ti procura tornaconto ( da parte di dipendenti, fornitori, manutentori,  proprietari dei locali, ecc. e di almeno altre 3-4 persone attorno a ciascuno di loro). E’ il modo attraverso il quale si alimenta il serbatoio elettorale col voto di cittadini non liberi, ma sudditi di chi governa. Per chi governa è il modo per conservare il potere.
La  Farmacia Comunale va venduta, non solo perché rende poco o nulla rispetto alle altre farmacie, ma semplicemente perché il Comune non deve fare il farmacista.
Muliere e Tedeschi per cambiare la macchina comunale, comincino a cambiarne un pezzo!

Vincenzo Rapa
Comunicato Liberale ALFARE

venerdì 22 maggio 2015

IL CICLO DEI RIFIUTI: DA COSTO A RISORSA

Oggi, in qualità di privato cittadino, ho seguito l'interessante convegno organizzato da ACOS per presentare tre diversi modelli di gestione dei rifiuti.

Infatti occorre sapere che le normative europee, ma soprattutto una corretta gestione dell'ambiente, chiamano i nostri amministratori a dover fare delle scelte che portino, entro il 2025, a ZERO conferimenti in discarica. Ciò significa che:
  • dobbiamo imparare a fare meno rifiuti possibile
  • dobbiamo imparare a RIUSARE e RECUPERARE tutto il possibile
  • e quanto resta deve essere termovalorizzato.
Sono state presentate tre opzioni, come base di discussione per decidere cosa fare nella nostra zona:
  • CONTARINA "Il modello di gestione integrata dei rifiuti: il porta a porta a tariffa puntuale"
    • Luca Zanini, Responsabile Innovazione, Ricerca e Sviluppo del Gruppo Contarina S.p.A.
  • HERA ”L’innovazione e la tecnologia nella raccolta stradale”
    • Stefano Amaducci, Resp. Coord. Tec. e Innovazi. della Dir. Serv. Ambientali Gr. HERA SpA
  • IREN “Ciclo di raccolta e recupero della materia in impianti a trattamento meccanico”
    • Vito Cannariato, Resp. rapporti enti regolatori IREN Ambiente S.p.A., Reggio Emilia
In ogni caso, occorre una forte collaborazione da parte dei cittadini, che è la base imprescindibile per una corretta gestione del processo, qualsiasi sia quello che si deciderà.

Da privato cittadino, senza particolari competenze al riguardo, auspico che il processo decisionale sia chiaro e trasparente, con un costante dialogo con i cittadini che quel sistema dovranno poi usare (e pagare).

Spero inoltre che il sistema che si metterà in atto sia 'KISS' (Keep It Simple Stupid), ovvero che possa essere seguito da tutti senza eccessivo impegno, di tempo, di volontà, e di comprensione. Non vorrei vedere un sistema bello sulla carta ma troppo complesso da seguire; il risultato sarebbe a mio giudizio deprimente...

Ed infine un commento 'politico', in qualità di 'padre fondatore' (come scherzosamente mi chiama Andrea Scotto) di Avanti Novi...

La gestione dei rifiuti rappresenta un grande impegno economico, organizzativo ed ecologico, con un grande impatto su aziende, cittadini ed ambiente per i decenni a venire. Mi auguro quindi che chi prenderà le decisioni (ripeto, con chiarezza, trasparenza, e costante dialogo con i cittadini) lo faccia con spirito di servizio, SENZA pensare a tornaconti elettorali ne a convenienze di partito.

Che sia una decisione onesta, tecnologicamente valida, presa per il bene dei nostri figli e non per il vantaggio di una segreteria.

Claudio Casonato

giovedì 14 maggio 2015

Un successo il gazebo "Ascoltiamo Novi"

Il gazebo congiunto di Alfare e di Avanti Novi di sabato e domenica scorsi, 9 e 10 maggio, è stato un successo.

Abbiamo avuto dai cittadini indicazioni utili ad indirizzare il nostro lavoro per migliorare la vita economica e la vivibilità di Novi Ligure
ad esempio, sull'abbattimento delle barriere architettoniche in corrispondenza di marciapiedi ed attraversamenti pedonali e sulla necessità di incrementare le misure di tutela della sicurezza, a partire dalle ore serali, perché i Novesi non vogliono essere costretti a subire un coprifuoco a casa propria.

Abbiamo inoltre avuto un riscontro oltre le attese su tre punti-chiave che anche in questa occasione abbiamo portato all'attenzione dei Novesi.  
Il primo, la richiesta che il Comune metta subito sul mercato quei settori delle municipalizzate (Acos, Cit, Farmacia Comunale) che non sono servizio pubblico, ma vere e proprie imprese che fanno concorrenza ai privati che pagano le tasse.
Il secondo, la necessità di vendere gli immobili comunali non utilizzati per fornire servizio pubblico ai cittadini (i cosiddetti "immobili non strumentali"), anche ricorrendo, in maniera innovativa, al trasferimento della sola cubatura di immobili fatiscenti, dalla cui demolizione si potranno ottenere spazi verdi o parcheggi.

Terzo, l'urgenza di risolvere il problema dei parcheggi, e non solo nei pressi della Ztl del Centro Storico.
In definitiva, Alfare ed Avanti Novi, ben lontane dallo scomparire dopo le elezioni comunali (come magari qualcuno sperava), continuano a lavorare con i Novesi e per i Novesi, per dare spazio alle iniziative di cittadini ed imprese che troppo spesso l'attuale politica, cittadina e non, finisce per soffocare.

sabato 2 maggio 2015

“ASCOLTIAMO NOVI” PRESSO I NOSTRI GAZEBO SABATO 9 E DOMENICA 10 MAGGIO



“ASCOLTIAMO NOVI” PRESSO I NOSTRI GAZEBO
SABATO 9 E DOMENICA 10 MAGGIO

E’ molto difficile trovare, a Novi Ligure e non solo, al di fuori degli ultimi mesi di campagna elettorale, forze politiche e liste civiche (o presunte tali) disposte ad incontrare i propri concittadini per affrontare apertamente temi specifici riguardanti la città e non per iniziative di carattere nazionale, calate dall’alto.

Al contrario, il Comitato Liberale Alfare e l’Associazione Civica Avanti Novi intendono coinvolgere continuamente e costantemente tutti i novesi nelle questioni che riguardano la nostra città prima e non dopo che le decisioni vengano prese, in modo da arrivare a proposte concrete che porteremo avanti efficacemente con la forza della ragione ed il coraggio di chi, le cose, le vuole fare per davvero.

Per questo siamo a disposizione di tutti nei gazebo che apriremo in via Girardengo, presso i Portici Nuovi, sabato 9 maggio dalle 9 alle 18, ed in via Roma, angolo piazza XX settembre, domenica 10 maggio, dalle 9 alle 12.

Vi aspettiamo tutte e tutti per incontrarvi, ascoltarvi attentamente e trovare insieme azioni concrete per migliorare la vita civile ed economica della nostra città.

Novi Ligure, 02/05/2015.                                                                                              
Comitato Liberale ALFARE
Associazione Civica AVANTI NOVI