Piattaforma di collaborazione tra “Avanti Novi” e “Lega Nord Piemont”
per lo sviluppo economico e civile della città di Novi Ligure.
Premessa
La mancanza di decoro urbano, le
buche nelle strade e sui marciapiedi o altri aspetti analoghi di carattere
estetico e funzionale non sono per noi l’unico problema della città, ma i
sintomi di una patologia cronica che sta altrove, come la febbre o la tosse per
un ammalato:
noi non intendiamo limitarci a somministrare
alla città dei palliativi da applicare a ridosso delle elezioni, come fanno da
sempre le amministrazioni comunali novesi che si sono succedute da decenni, e
come, giusto un anno prima stanno ora cominciando a fare, ma, abituati come
siamo ad affrontare le difficoltà della vita reale, vogliamo capire cosa
davvero non va, a monte di tutto, per risolverlo davvero;
noi non intendiamo accontentarci
di qualche asfaltatura e qualche rattoppo messo all’ultimo, qua è là, oppure di
qualche attenzione di vario genere (dalla “pacca sulla spalla”, al patrocinio,
fino a contributi in denaro oppure in poltrone e poltroncine nelle
municipalizzate);
noi, che non abbiamo la memoria
corta, e che viviamo nella nostra città sempre, anche quando le scadenze
elettorali sono lontane, vogliamo estirpare il problema alla radice, e in
maniera duratura.
Novi Ligure va “rimessa in ordine”
Ciò che impedisce a Novi Ligure
di crescere dal punto di vista economico, sociale e civile, cogliendo
opportunità che altri hanno invece saputo sfruttare, è mancanza di un sistema
di gestione ordinato.
Ci siamo convinti che a Novi
Ligure, da tempo, si compiono scelte che, pur formalmente corrette, hanno
creato una situazione “disordinata” dove le competenze tra partiti, istituzioni
comunali, aziende municipalizzate, associazioni sono tutt’altro che definite,
creando una confusione che soffoca iniziative e libertà d’azione di chi, novese
e non, vorrebbe rilanciare la vita economica e civile della città.
Una situazione “disordinata”
rappresentata nelle scelte compiute dalle amministrazioni comunali in questi
ultimi decenni in termini di urbanistica e gestione degli spazi cittadini,
tenuti bloccati ad un piano regolatore rigido e poco funzionale, salvo poi
intervenire con varianti su specifiche situazioni:
un modo di procedere che
formalmente rispetta le norme ma azzera la voglia di fare di singoli cittadini
che, prima di investire soldi in un’attività, vorrebbero sapere se sarà
possibile o meno realizzare tale attività, senza attendere, come una spada di
Damocle, l’esito del voto in un Consiglio Comunale.
Una situazione che, ricordiamolo,
ha fatto perdere a Novi Ligure l’insediamento dello stabilimento della
“Maruzzella” ed il raddoppio di quello della “Smurfit Kappa” (che poi ha
cessato del tutto la produzione a Novi Ligure).
Altro esito di questa situazione
“disordinata” è il paraocchi con il quale vengono realizzate determinate scelte
o adottate determinate soluzioni. In un mondo che, piaccia o non piaccia, è
sempre più competitivo, le amministrazioni novesi non hanno saputo agire
efficacemente neppure per rendere la città un centro-zona degno di questo nome:
si pensi, ad esempio, alla
gestione del CIT che, in barba alle esigenze dei Comuni vicini, è stato gestito
più come agenzia di pompe funebri, come vettore di servizi navetta per l’Outlet
di Serravalle oppure come fornitore di bus per gite turistiche piuttosto che
come “Consorzio Intercomunale Trasporti” come invece dovrebbe essere, almeno
secondo cosa ne dice la ragion d’essere riportata nel nome.
Un “disordine” che genera
confusione di idee: un’amministrazione in confusione, nello scorgere iniziative
di successo realizzate altrove, anziché acquisire conoscenze e farne un
bagaglio utile da queste, o le ostacola oppure le copia senza però comprenderne
davvero il funzionamento, e facendo così un danno alla città.
Un esempio di questo “copiare
senza capire” è l’adozione, da parte dell’attuale amministrazione comunale in
carica, della proposta ACOS per il cosiddetto “teleriscaldamento”.
Una tecnologia di questo genere,
che prevede un impianto centralizzato per produrre acqua calda da distribuire
alle singole utenze, ha avuto successo in situazioni dove l’impianto è stato
dimensionato per coprire ampiamente le richieste di uno o più Comuni, e
soprattutto quando la fonte di energia (geotermia, biomasse da scarto di
lavorazioni di materie prime vegetali) non è costituita da combustibili fossili
(carbone, olio combustibile, metano).
Nessuno di questi aspetti è stato
tenuto in considerazione dall’amministrazione attualmente in carica quando ha
accettato il progetto ACOS: sono asserviti solo alcuni edifici pubblici, ma non
tutti; è stata interessata solo un’area della città, e non tutta; la fonte di
energia è quasi totalmente gas fornito da ACOS, con una piccolissima quota di
geotermia che, date le caratteristiche del nostro territorio (non abbiamo, ad
esempio, il calore disponibile dall’acqua termale come avviene invece ad Acqui
Terme), appare più un “pro forma” piuttosto che una scelta sostanziale e
qualificante il progetto.
Questi sono alcuni esempi di cosa
intendiamo presentare e applicare, con le opportune metodologie, per “rimettere
ordine a Novi Ligure”, collaborando alla stesura di un programma per il rilancio
dell’economia e della vita civile di Novi Ligure che sia veramente innovativo,
seguendo queste linee guida:
- separazione tra politica, economia e società
civile
- definizione di regole chiare e procedure
semplificate nel campo delle attività produttive
- riaffermazione del ruolo del Comune come
controllore nella gestione dei servizi pubblici, e non come parte in causa,
concorrente con i privati, nell’erogazione degli stessi in situazioni dove già
i privati possono benissimo operare da soli
- visione a 360° esaminando le soluzioni ai
problemi adottate da realtà vicine e lontane, per capire esattamente come
funzionano, e così discernere quando ha senso realizzare qualcosa in proprio, o
quando è invece meglio collaborare per ottenere vantaggi comuni
- approccio urbanistico innovativo, che superi le
logiche degli attuali piani regolatori, che sono vecchie di decenni e calcolate
come se il “boom” economico e demografico degli anni Cinquanta e Sessanta
dovesse durare per sempre
- realizzazione di una politica culturale non più
condotta nel segno della visibilità o sulla base di un'appartenenza o meno a un
determinato gruppo, incentrata invece su iniziative che, dato il loro valore
intrinseco, richiedano molte meno risorse per organizzazione e sponsorizzazione
- piena valorizzazione delle professionalità
esistenti tra i dipendenti del Comune di Novi Ligure e tra le figure
professionali già esistenti in città, per far sì che le esperienze di successo
che a Novi Ligure pure ci sono state, e ci sono, non restino l’eccezione, ma
diventino la regola
Collaborazione programmatica e operativa
Sulla base di quanto sopra
esposto, concordiamo la collaborazione per operare, in un “Gruppo programma”,
assieme a persone, indicate da entrambi, che abbiano competenza nei vari
settori nei quali occorre rilanciare la città di Novi Ligure: tali proposte
verranno poi approvate secondo la prassi seguita da ciascuno degli aderenti a
questo accordo, per diventare il programma comune alle elezioni del 2019.
“Avanti Novi” è disponibile, come
già fatto su alcuni temi in questi ultimi mesi, a collaborare con la “Lega Nord
Piemont” su temi per il quali la “Lega Nord Piemont” vorrà realizzare
iniziative: collaborazione sia come approfondimento dei contenuti e
realizzazione di iniziative pubbliche comuni (compresa la partecipazione alle
spese).
“Avanti Novi” è disponibile, se
richiesto, a collaborare come lista civica, alla campagna elettorale del 2019
sostenendo di comune accordo un candidato o una candidata, di provenienza
civica o politica, a patto che tale scelta segni una discontinuità con chi si è
presentato o presentata negli ultimi decenni, comprese le elezioni del 2014:
una richiesta alla quale anche Andrea Scotto, già nostro candidato sindaco
nella scorsa tornata elettorale, ha aderito senza riserve.
La “Lega Nord Piemont” recepisce,
integrandole nel programma comune, le seguenti istanze, qui elencate in ordine
alfabetico, già oggetto da parte di “Avanti Novi” di battaglie e campagne di
sensibilizzazione:
- abolizione della Ztl e dei parcheggi a pagamento
nel Centro Storico e nelle immediate vicinanze
- adozione nel Centro Storico di un’isola pedonale
con orari di accesso concordati tra residenti ed esercenti
- analisi del rischio idrogeologico del territorio
novese e dei comuni vicini, e revisione critica delle azioni correttive
previste dall’attuale amministrazione dopo l’alluvione dell’ottobre 2014
- dismissione degli immobili comunali non utilizzati
per ragioni di servizio
- dismissione degli immobili comunali fatiscenti
mediante l’istituto giuridico del “trasferimento di cubatura”, in modo da far
guadagnare all’acquirente la possibilità di costruire dove meglio gli occorre,
e alla città la possibilità di avere, al posto di immobili degradati, nuovi
spazi per parchi e giardini in un tessuto urbano fortemente compresso
- indirizzo degli sponsor istituzionali e anche
privati, mediante opportune agevolazioni, più verso iniziative con effetti
duraturi nel tempo (es. restauri e manutenzioni) piuttosto che verso eventi di
una sola sera
- taglio significativo, in misura da concordare e
programmare negli anni dal 2019 al 2024, della spesa comunale (compresa quella
delle società partecipate), in particolare quella per consulenze, per eventi
“spot”
- taglio significativo, in misura da concordare e
programmare negli anni dal 2019 al 2024, del numero delle “poltrone” in società
partecipate ed enti vari
- vendita delle attività di CIT e ACOS che non
siano indiscutibilmente qualificabili come servizi pubblici (es., per CIT il
settore delle pompe funebri, dei bus turistici e del servizio navetta verso
l’Outlet), e ristrutturazione del CIT in accordo con le amministrazioni degli
altri Comuni soci, affinché il CIT sia “Consorzio INTERCOMUNALE Trasporti” nei
fatti, e non solo a parole.
“Avanti Novi” e “Lega Nord
Piemont” si riservano di approfondire, nell’ottica di offrire alla cittadinanza
la migliore proposta tecnicamente possibile, i seguenti temi:
- nuovo sistema di raccolta differenziata in
città, partendo dal modello Contarina e migliorandolo dove serve
- riforma di regolamenti e altre disposizioni
comunali, per semplificarne l’applicazione
- revisione del piano regolatore e del regolamento
edilizio, per renderli più aderenti ad un progetto di città innovativo, adatto
al XXI secolo
- revisione della situazione parcheggi e viabilità
in tutti i quartieri della città, per trovare, caso per caso, soluzioni
condivise tra residenti, pendolari ed esercizi commerciali
- studio di fattibilità per un utilizzo di fonti
energetiche alternative con un approccio innovativo, non limitato alla
ristretta cerchia del territorio comunale o all’adozione del “minimo tecnico”
per il rispetto formale delle prescrizioni di legge
Novi Ligure, 14 ottobre 2018
Giacomo Perocchio Andrea
Scotto
Lega Nord – sezione
di Novi Ligure Associazione
Civica “Avanti Novi”