venerdì 7 dicembre 2012

COMITATO "AVANTI NOVI"



1) COMITATO "AVANTI NOVI"

Il COMITATO "Amici di Novi Ligure - Per lo sviluppo civile della città" ha lo scopo di promuovere iniziative volte a realizzare una maggiore e più consapevole partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa della loro città.

Destinatari di questa iniziativa sono cittadini di ambo i sessi, dotati di diritto di voto attivo e passivo, che non siano:

  • persone che già hanno fatto, o stanno facendo politica in quanto eletti in cariche politiche, da sindaco in su fino a parlamentare, oppure che a tali cariche hanno tentato di farsi eleggere senza successo 
  • detentori (ora ed in passato) di posti nei consigli di amministrazione delle aziende controllate dalla pubblica amministrazione (es. municipalizzate) 
  • titolari ed amministratori di ditte che hanno in essere appalti con municipalizzate ed enti locali e componenti della pubblica amministrazione 
  •  niente parenti ed affini fino al 3° grado dei costituenti le precedenti due categorie

Queste categorie di persone già hanno fatto politica, o la stanno facendo, od hanno già le possibilità per farla: non ha senso che un Comitato come il nostro, che si propone di allargare la partecipazione dei cittadini, faccia da predellino a chi in politica, per un verso o per l'altro, già c'è o già ci campa, direttamente od indirettamente.


2) PRIMARIE PER L'ALTERNATIVA ALLA SINISTRA NOVESE, APERTE A TUTTI

Il COMITATO si incaricherà di organizzare PRIMARIE alternative a quelle della sinistra, da svolgersi a doppio turno.

TUTTI potranno CANDIDARSI a queste primarie per scegliere il candidato sindaco per le Comunali 2014, compresi gli attuali consiglieri comunali,  e tutti quelli che già fanno politica e sono indicati al punto precedente.

E' intenzione del Comitato "Avanti Novi", infatti, sottrarre la scelta del candidato sindaco dalle stanze delle segreterie di partito, e consegnarla a tutti quei cittadini che non si riconoscono nell'attuale gestione amministrativa della città, dando allo stesso tempo pari opportunità a tutti di poter concorrere, senza pregiudizi né veti incrociati.

Saranno i cittadini, con il loro libero voto, a conferire a ciascun candidato il peso che merita. Per essere coerenti con questo progetto, sia i candidati sia i cittadini votanti dovranno:

  • lasciare i propri dati, che non verranno divulgati ma solo utilizzati (conformemente alle leggi vigenti) per ricevere informazioni sulle iniziative sia del Comitato che della campagna elettorale del candidato scelto con le primarie 
  • sottoscrivere l'impegno a non candidarsi come concorrente (candidato sindaco e/o consigliere in lista) al candidato uscito dalle primarie, nè ad ostacolarlo con altre iniziative 
  •  sottoscrivere l'impegno ad accettare qualsiasi decisione del candidato sindaco sui futuri incarichi (assessori, municipalizzate, ecc. ecc.).

Le iscrizioni a queste primarie per partiti, movimenti, comitati, associazioni e singole persone che già ricoprono un incarico elettivo (amministrativo o politico) si apriranno al momento della chiusura delle urne per le elezioni politiche 2013, e si chiuderanno entro i trenta giorni successivi.  

lunedì 19 novembre 2012

Primarie, sei domande per la scienza

Spero che ogni candidato, che sia alle politiche o alle comunali, voglia rispondere a queste semplici domande...

Da Le Scienze.

Fecondazione assistita, OGM, politiche energetiche, sicurezza del territorio e altro ancora. Un gruppo di giornalisti, blogger, ricercatori e cittadini chiede ai candidati alle primarie del centrosinistra di dichiarare la loro posizione concreta su sei temi centrali delle politiche della scienza e della ricerca.

E la scienza? Nel recente confronto televisivo tra i cinque candidati alle primarie del centrosinistra, i problemi della scienza e della ricerca non sono comparsi, né trovano particolare spazio nel dibattito politico in corso a dispetto della loro centralità per lo sviluppo nazionale.

Un gruppo di giornalisti scientifici, blogger, ricercatori e cittadini, constatata la mancanza di domande ai candidati alle primarie del centrosinistra sulle loro posizioni politiche in materia di scienza e ricerca, e ritenendo invece che da queste politiche dipenderà il futuro sociale ed economico a medio e lungo termine del paese, ha quindi deciso di chiedere ai candidati di rispondere a sei temi di grande respiro, in modo da offrire ai cittadini un panorama più completo della loro proposta politica.

"Le Scienze", offrendosi di dare supporto e visibilità all'iniziativa  -  che può essere ripresa e amplificata da chiunque lo ritenga opportuno  -  pubblicherà le loro risposte.

Le sei domande

1. Quali politiche intende perseguire per il rilancio della ricerca in Italia, sia di base sia applicata, e quali provvedimenti concreti intende promuovere a favore dei ricercatori più giovani?

2. Quali misure adotterà per la messa in sicurezza del territorio nazionale dal punto di vista sismico e idrogeologico?

3. Qual è la sua posizione sul cambiamento climatico e quali politiche energetiche si propone di mettere in campo?

4. Quali politiche intende adottare in materia di fecondazione assistita e testamento biologico? In particolare, qual è la sua posizione sulla legge 40?

5. Quali politiche intende adottare per la sperimentazione pubblica in pieno campo di OGM e per l’etichettatura anche di latte, carni e formaggi derivati da animali nutriti con mangimi OGM?

6. Qual è la sua posizione in merito alle medicine alternative, in particolare per quel che riguarda il rimborso di queste terapie da parte del SSN?

L'iniziativa è promossa e organizzata attraverso il gruppo Facebook "Dibattito Scienza"
Hashtag Twitter: #dibattitoscienza #primarieCSX

Primi firmatari
Federico Baglioni, biotecnologo e blogger
Stefano Bagnasco, fisico INFN e blogger
Massimo Barberi, giornalista scientifico
Marco Fulvio Barozzi, insegnante e blogger
Silvia Bencivelli, giornalista scientifica
Martino Benzi, blogger
Dario Bressanini, chimico e blogger
Renato Bruni, ricercatore universitario e blogger
Michele Castellano, direttore di ricerca INFN
Marco Cattaneo, direttore di Le Scienze e National Geographic
Paola Emilia Cicerone, giornalista scientifica
CICAP, Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale
Manuela Cirilli, fisico, Knowledge Transfer Group, CERN
Moreno Colaiacovo, bioinformatico e blogger
Roberto Defez, ricercatore e gestore di salmone.org
Claudia Di Giorgio, giornalista scientifica
Piero Fabbri, matematico e blogger
Marco Ferrari, giornalista scientifico
Andrea Gentile, giornalista scientifico
Daniele Gouthier, editore
Maria Vittoria Guarino, laureanda in valutazione d'impatto e cert. ambientale
Giulio Matteucci, blogger
Beatrice Mautino, giornalista scientifica
Daniele Oppo, giornalista scientifico
Daniela Ovadia, giornalista scientifica
Paolo Pascucci, blogger
Jacopo Pasotti, giornalista scientifico e direttore di Planete
Emanuele Perugini, giornalista scientifico e direttore di Pianetascienza
Giovanni Sabato, giornalista scientifico
Ranieri Salvadorini, giornalista scientifico
Renato Sartini, giornalista scientifico
Cristina Serra, giornalista scientifica
Giovanni Spataro, giornalista scientifico
SWIM, Science Writers in Italy
Fabio Turone, giornalista scientifico
Paolo Valente, ricercatore INFN
Bruna Vestri, blogger

venerdì 16 novembre 2012

Illuminante...

Negli ultimi mesi l'illuminazione  del Viale della Rimembranza è stata rinnovata mettendo lampioni a led.Ottima scelta, in quanto i LED offrono una luce molto bianca con un consumo energetico decisamente inferiore agli altri sistemi disponibili.

Si sta anche completando la corsia pedonale e ciclabile al centro dello stesso viale, con la relativa illuminazione.

Ma perchè in questo caso si è deciso di usare degli antiquati faretti alogeni?

A parità di illuminazione, il LED consuma da 1 quarto ad 1 terzo dell'alogeno, offrendo anche una durata superiore. Risulta quindi abbastanza incomprensibile questa scelta....


sabato 13 ottobre 2012

Chi?

Ma davvero il candidato del centro destra è Chessa?

Molto bene, speriamo in un altro candidato da appoggiare, altrimenti andremo a fare un agita il giorno delle elezioni...

venerdì 5 ottobre 2012

Tanto tempo fa....

... in una galassia lontana lontana, c'era un paese dotato di grande spirito democratico.
Eleggeva i suoi deputati ed i suoi senatori, i suoi amministratori regionali e locali, che erano poi liberi di fare quello che volevano, senza rendere conto ai loro elettori, e senza responsabilità sulle conseguenze delle loro azioni.

Avevan un bel sistema elettorale. Tanti partiti tra cui scegliere, ognuno dei quali con tanti candidati, e l'elettore, oh che fortuna, poteva sceglierne ben 3!

Paese dotato di grande fantasia, seppe subito sfruttare le meravigliose opportunità offerte dal sistema e dalla matematica, ed alcuni amici degli amici riuscirono addirittura a predire con grande precisione chi sarebbe stato eletto, suggerendo il nome giusto ai furtunati elettori che avrebbero potuto così vincere ricchi premi.

Passarono gli anni,  e questo splendido sistema arricchì i cittadini, tutti, di migliaia e migliaia di euro di debito pubblico, con grandiose cattedrali nel deserto che tutto il mondo gli invidiava.

Ma venne poi una ventata di rinnovamento! Oh gaudio! Niente più difficili scelte tra una pletora di candidadti, ma una semplice decisione tra 30 o più partiti, tutti profondamente differenti tra loro. Gli stessi partiti si sarebbero presi la pesante responsabilità di mettere i candidati nel giusto ordine di elezione. E per togliere fatica agli elettori, i candidati venivano scelti direttamente dai partiti, come è giusto che sia!

Questo nuovo sistema funzionò. Con gioia, i cittadini continuaro a votare il loro beneamati politici, gli stessi che passavano indenni atraverso i decenni ed i complessi campi di sigle e nomi, con dure vacanze in orribili poste nei mari del sud oppure faticando su barche a vela, sempre controllati da stuoli di strani personaggi in divisa... e nel frattempo, il debito cresceva!

Ma poi venne la tirannide... i Mercati pretesero di smetterla di accumulare tutto quel bel debito. I partiti, visto che altro non sapevano fare, si tirarono indietro, e chiamarono un professore, un vero bruto, insensibile alla democrazia.

Questi pretese di ridurre il debito (orrore!), impose un taglio di enti locali (il cuore ci sanguina! Meno posti per i nostri amati politici!), ed addirittura un riduzione delle prebende!

Non contento, propose addirittura... no, non posso dirlo.... è troppo terribile.... ma no, i miei lettori devono saperlo... propose addirittura che gli amministratori di istituzioni in rosso non potevano più candidarsi per 10 anni!!!!

Ma vi rendete conto??? Cosa mai potranno fare questi poveri politici? Destinati a vivere sotto i ponti, aiutati solo dalla carità dei cittadini che li hanno sempre votati con gioia....

(PS: qualcuno si è accorto del tono vagamente sarcastico?)

venerdì 3 febbraio 2012

Ancora maltempo...

C'è poco da fare: la gestione del maltempo continua ad essere il punto dolente dell'amministrazione di Novi Ligure.
Ci sono state nevicate, ampiamente previste, e neanche poi troppo eccezionali. E' arrivato il freddo, anche questo previsto, e non del tutto normale.

Un buona organizzazione cosa avrebbe fatto?

Appena inizia a nevicare, un rapido giro di salatura strade, per ridurre il rischio di formazione di placche di ghiaccio. Ovviamente questo non è stato fatto.

Quando la neve inizia ad accumularsi mettere in funzione gli spartineve per mantenere le strade pulite. Questo, contrariamente ad altri anni, è stato fatto.

Organiazzare un servizio per la pulitura dei marciapiedi e la rimozione della neve accumulata. Al momento in cui scrivo, pare che sia stato fatto poco o nulla.

Un punto critico è la gestione delle scuole, che ha scatenato le solite polemiche. Il concetto dovrebbe essere chiaro, ma evidentemente non lo è, quindi cerchiamo di inquadrarlo.

Le scuole di Novi non sono frequentate solo da alunni novesi. Per questi, andare a scuola sotto una nevicata potrebbe essere anche un divertimento (condizioni dei marciapiadi a parte), ed al limite si arriva 10 minuti in ritardo.

Le scuole novesi raccolgono studenti da tutto il circondario, e molto personale scolastico non vive a Novi. Per tutti questi 'stranieri' le condizioni delle strade e delle ferrovie diventano un fattore determinante per poter raggiungere o no il luogo di studio o di lavoro.

Un comune dovrebbe essere in grado di valutare la situazione nel complesso. Anche ammettendo una grande efficienza novese nella pulitura strade (che non c'è), occorre coordinarsi con ANAS, Ferrovie, comuni vicini e provincia e quindi prendere una decisione che riduca i disagi di tutti.

Viste le condizioni, le scuole erano da chiudere Mercoledì (e magari anche Giovedì), e non Giovedì e Venerdì.

La chiusura del Mercoledì avrebbe permesso ai chi viaggia di evitare il giorno che si è rivelato essere il peggiore. Il ridotto traffico avrebbe anche permesso, ad una organizzazione efficiante, di sgomberare la neve nei punti critici, come gli accessi alla Zucca ed alle altre scuole.

Chiudere Giovedì, quando la situazione era ormai in netto miglioramento, ed anche Venerdi (unico comune nella zona) si è dimostrato essere una fondamentalmente INUTILE reazione tardiva alle giuste e numerose proteste che si sono levate da più parti.

Speriamo che questa sia una lezione per il futuro.