mercoledì 27 febbraio 2019

TEATRO MARENCO: DIETRO IL SIPARIO, NIENTE



di Andrea Scotto

Ho letto con piacere l'intervento di Gian Paolo Cabella, nostro candidato sindaco, sul Teatro Marenco, e seguo con interesse il dibattito che ne è scaturito sui mezzi di informazione, e non solo.

In tutto questo, mi ha lasciato perplesso l’intervento dell’attuale assessore alla Cultura quando afferma “aprire il Marenco alla città significa, piuttosto, permettere agli studenti e alle famiglie di Novi di apprezzare il restauro ultimato attraverso una visita guidata che possa far conoscere i particolari architettonici, scenici e tecnologici del teatro tornato a nuova vita.”.

Ora, posso anche comprendere che si desideri organizzare visite guidate come quella di mercoledì 3 aprile (organizzata “una tantum” e per di più in un orario più accessibile per chi, in settimana, lavora), ma parlare di “teatro tornato a nuova vita” senza organizzare al suo interno, da subito, uno spettacolo (i teatri servono a questo, mi pare) mi sembra un tantino contraddittorio.

Magari questo sarà anche normale per questa amministrazione, che ha fatto dell’indecisionismo il proprio tratto distintivo, ma entrare in un bel teatro come il nostro Marenco e non poter assistere ad uno spettacolo come si deve prima dell’autunno (a proposito, l’assessore non ha specificato se si tratta dell’autunno di quest’anno o di uno ancora ben al di là da venire…) mi lascia un po’ lì.

E’ un problema di soldi? Se sì, lo dicano: considerato il gran numero di musicisti professionisti e artisti novesi che si esibirebbero gratuitamente (mi sembra che abbia promesso di farlo gratis anche Claudio Bisio, o ricordo male?), di sicuro lo si potrebbe organizzare.

E’ un problema di agibilità? Non credo, perché far entrare nostri concittadini in una struttura che non ha ancora ottenuto la piena agibilità, senza limitazioni di sorta, sarebbe una mancanza di attenzione per la sicurezza, 

un po’ come far passare dei treni merci (che possono anche trasportare merci pericolose e infiammabili come il gpl) ad alta velocità in prossimità di un gioiello tanto bello quanto delicato e densamente abitato come è il nostro Centro Storico… 

Ah, dimenticavo: questo l’amministrazione Muliere già lo ha deciso (ma non c'era un altro tema sul quale venir meno, per una volta al proprio "indecisionismo"?), e vorrebbe che si facesse proprio così.

Anche per questo è bene che finalmente arrivi qui, a Novi Ligure, quel ricambio per il quale, in tanti, da tempo ci stiamo dando parecchio da fare.

domenica 24 febbraio 2019

TEATRO E LAVAGGIO STRADE: MULIERE INCIAMPA NELLA CORSA ALLE ELEZIONI


Abbiamo recentemente appreso che il 3 aprile prossimo il Teatro Marenco di Novi Ligure, dopo anni di lavori in corso e, ancor prima, decenni di disinteresse e incuria, aprirà al pubblico per una visita guidata.

“Una notizia che, da novese, mi fa piacere sul serio anche se, devo dire, qualche perplessità ce l’ho” 

così Gian Paolo Cabella, candidato sindaco alle prossime elezioni comunali a Novi Ligure proposto dalla Lega e sostenuto da Avanti Novi, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Siamo Novi.

“Ricordo che già nell’ottobre 2010 erano arrivati dalla Fondazione ARCUS, per il tramite dell’allora Governo a guida centrodestra, due milioni di euro che, assieme ai fondi già disponibili, avrebbero permesso una rapida partenza dei lavori che, invece, hanno accumulato ritardi su ritardi per il cronico “indecisionismo” della sinistra novese: ora infatti, dopo quasi nove anni, si parla appena di visite guidate.”

“Meglio che niente, d’accordo, ma il 2 ottobre 1839, come ricordava Serafino Cavazza nel suo libro “Novi città del Piemonte”, quando il nostro Teatro fu inaugurato, ai cittadini novesi furono proposte, in cartellone, per quella prima stagione teatrale: “Beatrice di tenda” di Vincenzo Bellini”, “I Puritani e i Cavalieri”, sempre di Bellini (che come riconoscimento per “I Puritani e i Cavalieri” ottenne dalla Francia la “Legion d’Onore”), e “Belisario” di Gaetano Donizetti”.

Bellini, divenuto famoso a livello europeo grazie ai successi riscossi alla Scala di Milano e a Parigi; Donizetti, all’epoca il più celebre compositore d’opera in Italia, prima dell’exploit di Giuseppe Verdi (che avrebbe presentato la sua prima opera solo un mese dopo l’inaugurazione del nostro teatro): mica due qualsiasi”.

“Ora, ci sembra un po’ riduttivo che il nostro Teatro venga riaperto così, in sordina, senza una vera e propria inaugurazione completa di rappresentazione teatrale di alto livello come nel 1839, quasi si volessero affrettare i tempi per avere un qualcosa da festeggiare prima delle elezioni, e aggiungere questa ad altre iniziative buttate lì, giusto pochi mesi prima del voto, come i “tappabuche” e il raddoppio dei lavaggi sulle nostre strade”.

Lavaggi stradali per i quali, in molti casi, sono stati cambiati i giorni senza avvisare per tempo i residenti, e in alcune zone sono state messe in lavaggio contemporaneamente sia le strade principali che quelle adiacenti rendendo proibitivo, per i residenti che non posseggono un box auto, trovare un parcheggio ad una distanza ragionevole dalla propria abitazione”.

“Con tutte queste iniziative frettolose, nelle quali sono inciampati per la fretta di correre per le prossime elezioni, Muliere e compagni sembrerebbero avere poca considerazione dei nostri concittadini, credendo di far dimenticare, con iniziative tardive ed estemporanee, anni e anni di inerzia e disinteresse” 

conclude Cabella  “ma si sbagliano: i Novesi non si faranno ingannare perché, come recita un celebre detto "a Növe èe pü lúku u sóuna èe viuléin" (a Novi il più sciocco suona il violino) anche se, nei fatti, un vero e proprio gestore il Teatro Marenco ancora non ce l’ha”.

sabato 2 febbraio 2019

PERCHE' SCEGLIAMO GIAN PAOLO CABELLA

di Andrea Scotto


Carissime e carissimi, sono lieto di potervi confermare, come presidente dell’associazione civica “Avanti Novi”, che il nostro candidato sindaco per le Elezioni Comunali del 26 maggio prossimo sarà Gian Paolo Cabella.

Innanzitutto siamo contenti perché è una persona che “conosce i numeri” e non “dà i numeri” (talvolta, la scelta di un verbo piuttosto che un altro può fare la differenza): 

Gian Paolo vuole essere sempre sicuro e confidente in ciò che dice, ne abbiamo avuto la prova anche in passato, prima dell’ufficializzazione della sua candidatura, e pure su temi assai diversi rispetto alla sua specifica competenza professionale.

Oltre a ciò, Gian Paolo condivide perfettamente, nei modi e nei contenuti, l’approccio scelto per risolvere i numerosi problemi che affliggono la città.

Novi Ligure non ha bisogno di persone che, per il solo fatto di essere arrivati nelle stanze del potere, si mettano a buttare tutto all’aria senza preservare quel poco che, nonostante l’indecisionismo dell’amministrazione uscente, comunque è stato fatto bene e in taluni casi costituisce pure un’eccellenza.

Per Gian Paolo come per noi, ciò che impedisce a Novi Ligure di crescere dal punto di vista economico, sociale e civile, cogliendo opportunità che altri hanno invece saputo sfruttare, è la mancanza di un sistema di gestione ordinato senza il quale le scelte compiute dalle amministrazioni comunali soffocano sul nascere le possibilità di sviluppo: 

in questi ultimi decenni  lo abbiamo visto bene, ad esempio, sull’urbanistica e sulla gestione degli spazi cittadini, tenuti bloccati ad un piano regolatore rigido e poco funzionale salvo poi intervenire con varianti riguardanti casi singoli, alcuni particolarmente noti anche al di fuori della cerchia degli "addetti ai lavori".

Per rendere abitabile una casa nella quale, da tempo, non si aprono le finestre né per cambiare aria né per far entrare la luce che viene da fuori, non serve il bulldozer demolitore: 

allo stesso modo, a Novi Ligure serve far circolare aria fresca (è da decenni che non succede) grazie a idee e persone nuove che, senza causare inutili sfracelli, possono portare un po’ di luce in una situazione che, qui a Novi Ligure, si è fatta negli anni sempre più grigia.

Siamo sicuri che Gian Paolo, per le sue competenze professionali e per le sue personali capacità di relazione, saprà “rimettere in ordine la città” come farebbe un buon padre o una buona madre di famiglia, 

smentendo coloro che, da decenni, non hanno saputo, o voluto farlo pur avendo la possibilità e i ruoli istituzionali necessari a realizzare quella “svolta” che, dopo ben cinque anni, è rimasta una parola scritta sui loro manifesti elettorali, e niente più.

Stiamo già lavorando alla realizzazione di una lista civica che, con il simbolo di “Avanti Novi”, sarà al fianco di Gian Paolo Cabella per offrire, nel segreto della cabina elettorale, a tutte e tutti voi, care concittadine, cari concittadini, una scelta autenticamente civica incarnata da persone competenti, determinate e innamorate della nostra città.