Abbiamo recentemente appreso che il 3 aprile prossimo il Teatro Marenco di
Novi Ligure, dopo anni di lavori in corso e, ancor prima, decenni di
disinteresse e incuria, aprirà al pubblico per una visita guidata.
“Una notizia che, da novese, mi fa piacere sul serio anche se, devo
dire, qualche perplessità ce l’ho”
così Gian Paolo Cabella, candidato sindaco alle prossime elezioni
comunali a Novi Ligure proposto
dalla Lega e sostenuto da Avanti Novi, Forza Italia, Fratelli
d’Italia e Siamo Novi.
“Ricordo che già nell’ottobre 2010 erano arrivati dalla Fondazione ARCUS, per il
tramite dell’allora Governo a guida centrodestra, due milioni di euro che,
assieme ai fondi già disponibili, avrebbero
permesso una rapida partenza dei lavori che, invece, hanno accumulato ritardi
su ritardi per il cronico “indecisionismo” della sinistra novese: ora
infatti, dopo quasi nove anni, si parla appena di visite guidate.”
“Meglio che niente, d’accordo, ma
il 2 ottobre 1839, come ricordava
Serafino Cavazza nel suo libro “Novi città del Piemonte”, quando il nostro Teatro fu inaugurato, ai cittadini novesi furono
proposte, in cartellone, per quella
prima stagione teatrale: “Beatrice di tenda” di Vincenzo Bellini”, “I Puritani
e i Cavalieri”, sempre di Bellini (che come riconoscimento per “I Puritani
e i Cavalieri” ottenne dalla Francia la “Legion d’Onore”), e “Belisario” di Gaetano Donizetti”.
“Bellini, divenuto famoso a livello europeo grazie ai successi riscossi alla Scala di Milano e a
Parigi; Donizetti, all’epoca il più
celebre compositore d’opera in Italia, prima dell’exploit di Giuseppe Verdi
(che avrebbe presentato la sua prima opera solo un mese dopo l’inaugurazione
del nostro teatro): mica due qualsiasi”.
“Ora, ci sembra un po’ riduttivo che il nostro Teatro venga riaperto
così, in sordina, senza una vera e propria inaugurazione completa di rappresentazione teatrale di
alto livello come nel 1839, quasi si volessero affrettare i tempi per avere un
qualcosa da festeggiare prima delle elezioni, e aggiungere questa ad altre
iniziative buttate lì, giusto pochi mesi prima del voto, come i “tappabuche” e
il raddoppio dei lavaggi sulle nostre strade”.
“Lavaggi stradali per i quali, in molti casi, sono stati cambiati i giorni senza avvisare per tempo i residenti,
e in alcune zone sono state messe in
lavaggio contemporaneamente sia le strade principali che quelle adiacenti
rendendo proibitivo, per i residenti che non posseggono un box auto, trovare un
parcheggio ad una distanza ragionevole dalla propria abitazione”.
“Con tutte queste iniziative frettolose, nelle quali sono
inciampati per la fretta di correre per le prossime elezioni, Muliere e
compagni sembrerebbero avere poca considerazione dei nostri concittadini,
credendo di far dimenticare, con
iniziative tardive ed estemporanee, anni e anni di inerzia e disinteresse”
conclude Cabella “ma si sbagliano: i Novesi non si faranno ingannare perché, come recita un celebre detto "a Növe èe pü lúku u sóuna èe viuléin" (a Novi il più sciocco suona il violino) anche se, nei fatti,
un vero e proprio gestore il Teatro Marenco ancora non ce l’ha”.
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