sabato 30 aprile 2016

BILANCIO COMUNALE: CIT AL CAPOLINEA ?



Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale novese ha iniziato l’iter per l’approvazione del bilancio comunale 2015 e del preventivo 2016, annunciando che le tariffe non sono state aumentate e che, da qualche tempo, non si è più fatto ricorso ad anticipi di tesoreria. 

 Purtroppo c’è dell’altro, e non ci piace.

C’è l’aumento del buono-mensa effetto dalle tariffe emesse un anno fa: una vera e propria “tassa sugli studenti” a danno delle buste-paga dei genitori.

C’è che il lavaggio strade non passa più, in quasi tutte le nostre vie, tutte le settimane, ma una sì e una no: ma non ricordiamo affatto una corrispondente diminuzione delle tariffe.

C’è, infine, l’ennesimo capitolo della crisi Cit: il presidente Fontana si dimette, non per una norma entrata in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ma per una proposta fatta dal ministro Madia in esame preliminare in un consiglio dei ministri tre mesi fa,  che non è detto che diventi legge in questa forma.

Un fatto insolito, queste dimissioni preventive, in un mondo politico dove la regola è l’attaccamento fino all’ultimo secondo utile alla poltrona e ai benefici che ne derivano.

Sarà forse perché questa poltrona scotta, e ha innescata sotto una bomba ad orologeria: l’incombere, dopo settembre, della gara provinciale per l’affidamento di servizi di trasporto urbano ed extra-urbano pari a quasi il 60% dell’attuale fatturato Cit?

Se perde questa gara (e, come lo è adesso, senza un presidente, senza una “governance” forte, è un concorrente sicuramente poco competitivo) il Cit stavolta salta per davvero.

In questi ultimi anni il Cit aveva dato parecchi segnali di allarme, che però un’amministrazione comunale in ritardo cronico come quella di Novi Ligure non ha colto per tempo, così come capita da decenni per tutti i problemi della nostra città.

domenica 10 aprile 2016

TERZO VALICO: E’ STATA FATTA L’ANALISI DI RISCHIO PER IL TRASPORTO GPL?



Nelle ultime settimane l’eliminazione dello shunt ferroviario a nord della città è stata oggetto di dibattito, anche in sede di Consiglio Comunale aperto lo scorso 21 marzo. 

 Shunt o non shunt, non è questo il solo problema” così Andrea Scotto, presidente di Avanti Novi.

“Nella documentazione a disposizione presso il Comune, quella che è anche liberamente consultabile sul suo sito internet o in altri siti ad esso collegati, non abbiamo trovato una chiara valutazione costi-benefici, la revisione dell’elenco e della quantificazione delle opere compensative dopo la modifica del progetto e, soprattutto, l’analisi di rischio per trasporto di sostanze a rischio di incendio o esplosione, ad esempio il gpl.”

“La nuova linea ferroviaria, con l’eliminazione dello shunt, sarà, come quella attuale, assai vicina all’Ospedale San Giacomo, a piazza XX Settembre (sede del mercato del giovedì) e ad altri luoghi ampiamente frequentati: se un’esplosione si verificasse qui in pieno giorno, e non di notte come a Viareggio nel 2009, quando 31 persone morirono bruciate, immaginate voi le conseguenze

Senza questi documenti, come possono assessori e consiglieri comunali essere consapevoli delle conseguenze delle proprie decisioni (secondo il principio einaudiano del “Conoscere per deliberare”), e come possiamo noi cittadini controllare che si facciano le cose per bene, come è nostro diritto e dovere di fare?” si chiede Scotto.

“Per questo abbiamo chiesto innanzitutto che questi documenti vengano pubblicati, al pari degli altri, sul sito del Comune, in modo che siano visibili a tutti” conclude Scotto “e poi che si attendano quindici giorni per valutarli prima che venga chiesto a chiunque, assessori o consiglieri comunali, di esprimersi su questo con il proprio voto. La fretta è cattiva consigliera, e quando c’è in gioco la vita e la sicurezza dei cittadini, oltre al rischio di spreco di denaro pubblico, non ci si può permettere di sbagliare”.