Nelle ultime settimane l’eliminazione
dello shunt ferroviario a nord della città è stata oggetto di dibattito, anche
in sede di Consiglio Comunale aperto lo scorso 21 marzo.
“Shunt
o non shunt, non è questo il solo problema” così Andrea Scotto, presidente
di Avanti Novi.
“Nella documentazione a disposizione presso il Comune, quella che è anche liberamente consultabile sul suo sito
internet o in altri siti ad esso collegati, non abbiamo trovato una chiara valutazione costi-benefici, la
revisione dell’elenco e della quantificazione delle opere compensative dopo
la modifica del progetto e, soprattutto,
l’analisi di rischio per trasporto di
sostanze a rischio di incendio o esplosione, ad esempio il gpl.”
“La nuova linea ferroviaria, con l’eliminazione dello shunt, sarà, come
quella attuale, assai vicina all’Ospedale San Giacomo, a piazza XX
Settembre (sede del mercato del giovedì) e ad altri luoghi ampiamente
frequentati: se un’esplosione si verificasse qui in pieno giorno, e non di notte come a Viareggio nel 2009, quando 31 persone morirono
bruciate, immaginate voi le conseguenze”
“Senza
questi documenti, come possono assessori e consiglieri comunali essere consapevoli delle conseguenze delle proprie
decisioni (secondo il principio einaudiano del “Conoscere per deliberare”), e come
possiamo noi cittadini controllare che si facciano le cose per bene, come è nostro diritto e dovere di fare?” si
chiede Scotto.
“Per questo abbiamo chiesto innanzitutto che questi documenti vengano pubblicati,
al pari degli altri, sul sito del Comune, in modo che siano visibili a
tutti” conclude Scotto “e poi che si
attendano quindici giorni per valutarli prima che venga chiesto a chiunque,
assessori o consiglieri comunali, di
esprimersi su questo con il proprio voto. La fretta è cattiva consigliera,
e quando c’è in gioco la vita e la
sicurezza dei cittadini, oltre al rischio di spreco di denaro pubblico, non ci si può permettere di sbagliare”.
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