Dopo le dimissioni di Gambarotta, e la
conseguenze entrata in Consiglio Comunale di Chirico, primo dei non-eletti del
Movimento 5 Stelle, si è reso vacante un
posto in Commissione Edilizia.
Dal
nome e dalla carriera dei componenti scelti dall’amministrazione comunale si capiranno
le intenzioni della politica novese su un tema chiave come l’urbanistica, che riguarda viabilità, z.t.l., parcheggi, zone
industriali ed altri aspetti chiave per la vivibilità ed il rilancio economico della città.
Alla città non serve ripescare personaggi legati agli ultimi decenni,
quelli di scelte fatte più per favorire
le opportunità di alcuni che le esigenze di tutti come nel caso, ultimo di una
lunga serie, di via Pietro Isola
(parcheggi perduti, e non solo).
Per di più, la nomina di qualcuno tra
i “soliti noti” fatta sulla base di un accordo
tra i gruppi consiliari di PD e di Forza Italia – Lega Nord (che, lo
ricordiamo, in Consiglio Comunale hanno
già parlato di “patto della farinata”)
avrebbe il sapore di un vero e proprio
inciucio, consumato tradendo la
fiducia dei propri elettori: in tempi come questi, sarebbe un pessimo segnale.
Sulla
base del nome prescelto noi cittadini capiremo cosa intendono fare a Palazzo, e se tutti i novesi sono uguali oppure, per
dirla con Orwell, alcuni continueranno
ad essere più uguali degli altri.
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