Qualcuno, nei palazzi della politica novese, dovrebbe ricordarsi che
“G3”
non è una casella da battaglia navale, ma il quartiere dove abita
quasi il 10% della popolazione novese.
Con una raccolta firme, depositata nella
primavera 2014, abbiamo raccolto e fatto nostre
numerose segnalazioni di
problemi esistenti nel quartiere; tra queste:
la realizzazione di una
recinzione per il parco giochi di via Terracini 1
(che si trova accanto
alla strada, dove passano auto);
la realizzazione di una pensilina per
la fermata dell’autobus all’altezza del numero civico 2 di via
Terracini;
l’insediamento di una farmacia nell’area commerciale del G3,
per servire gli abitanti del quartiere.
Dopo più di un
anno, però, gran parte degli interventi richiesti non è stata ancora
fatta
e – cosa peggiore – abbiamo riscontrato assieme agli abitanti del
quartiere ulteriori rischi
per la sicurezza e l’incolumità delle
persone.
Primo, i dossi installati per rallentare il
traffico sono quasi tutti deteriorati,
diventando così un pericolo per
ciclisti e motociclisti.
Secondo, i campi da basket,
calcio e tennis sono privi sia di recinzioni che di ingressi chiusi a
chiave,
tali da impedire atti di vandalismo: risultato, le attrezzature
sono gravemente danneggiate,
e quindi pericolose per chi le usa, e non
c’è nulla, neppure un cartello di divieto, che segnali la cosa.
Terzo,
la pensilina di attesa bus in via Benedetto Croce, di fronte ai numeri
civici 11 e 13
è pericolosamente vicina ad una curva, con conseguente
scarsa visibilità sia per chi,
sceso dall’autobus, attraversa la strada,
sia per chi guida lungo quella stessa strada:
va spostata nel
rettilineo più avanti.
E’ ora che finalmente
l’amministrazione si occupi di queste situazioni di reale pericolo
per i
nostri concittadini che abitano al quartiere G3
prima
che qualcuno si faccia male davvero.
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