“Ancora
oggi, nonostante gli avvicendamenti,
anche recenti, di sindaci ed assessori, la Ztl resta sempre la stessa: un
macigno che schiaccia il centro storico della nostra città” così Andrea
Scotto, presidente di Avanti Novi.
“E’ già più di un anno che i novesi, con una
raccolta firme, hanno richiesto l’aumento delle fasce
di apertura di libero accesso, l’istituzione di parcheggi a pagamento a servizio dei clienti delle attività,
l’ampliamento del diritto di libero
accesso e sosta per i lavoratori autonomi operanti nella Ztl, l’ampliamento
del diritto di libero accesso e sosta ad
altre categorie per motivi di lavoro: tutte proposte concrete, facilmente adottabili con una delibera, anche in via
sperimentale.”
“Al contrario, l’attuale sindaco ha ripetuto
promesse (a marzo, da candidato, a settembre ed a dicembre, da sindaco) ma senza aver fatto nulla di concreto. Nel
frattempo, come tutti possono
constatare, ad esempio in via Roma, la situazione è ulteriormente peggiorata”.
“Non c’è più tempo da perdere, e per
questo Avanti Novi, oltre a ribadire le richieste già formulate un anno
fa dai Novesi, chiede un
intervento di pronto soccorso: l’immediata
abolizione della Ztl ed il conseguente ripristino
della zona pedonale con estensione ed orari uguali a quelli in vigore fino a
vent’anni fa.”
“Occorre
fare “tabula rasa” anche rinunciando, se
ci sono, alle sovvenzioni pubbliche (europee, regionali o statali che
siano) incassabili grazie alla Ztl,
adottando un provvedimento in grado
di dare uno chock positivo al centro
storico, come quello di un defibrillatore che faccia ripartire il cuore della nostra città”
“Poi,
si facciano pure studi e concorsi d’idee
su come realizzare una Ztl sostenibile”
conclude Scotto “ma senza ricadere in sperimentazioni
fatte sulla pelle di cittadini che
chiedono solo di poter vivere e lavorare in pace”.
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