“Dato
che, tra pochi giorni, si terrà
un’udienza dei vertici Acos riguardo ai conti di questa società, abbiamo
rinnovato la richiesta per un’ audizione
nella forma più aperta possibile ai cittadini” così Andrea Scotto,
presidente di Avanti Novi.
“Abbiamo ripetuto la richiesta di risposte
concrete, con cifre univoche, sui crediti di Acos verso terzi che, data la loro entità (oltre due terzi
rispetto a quanto incassato da Acos in un anno), costituiscono un importante
fattore di rischio.”.
“Chiediamo anche chiarimenti riguardo alle attività di Acos che sono al di fuori di quello che è cuore dell’azienda (gas ed acqua): la joint-venture
con Noicom (settore comunicazioni), la
società Aquarium ed il più volte
annunciato progetto di teleriscaldamento.
Attività che – temiamo – possano distogliere risorse dai settori-chiave (gas ed acqua), diventando
così un possibile rischio per
l’equilibrio contabile di Acos nei prossimi anni”.
“Quanto
alla distribuzione dell’acqua, anche
se non si tratta di un argomento da bilancio societario, anch’esso merita di essere affrontato prima possibile
nelle sedi opportune. Non possiamo accettare passivamente che acqua
captata dalle sorgenti e dai corsi d’acqua del territorio venga perduta a causa dei buchi nelle tubature:
primo, perché essa è un bene prezioso, secondo perché con le bollette noi
paghiamo i costi di tutta l’acqua, anche di quella perduta.”
“Per far questo” conclude Scotto “occorrono soldi, ed è questo il motivo per
cui è vitale “fare manutenzione” alla struttura societaria di Acos, semplificandola: più si eliminano le dispersioni di risorse economiche in attività
non essenziali per la società, più si
potranno ridurre gli sprechi della rete idrica”.
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