giovedì 22 maggio 2014

Appello al voto utile e didattico - di Alberto Fossati



Questo articolo sarebbe dovuto apparire su Panorama di Novi nel numero di venerdì 23 maggio. Siccome non mi piacciono le sorprese, non intendo nemmeno farle agli altri. Così glielo avevo mandato addirittura domenica sera, per permettere alla redazione eventuali affiancamenti di articoli schierati altrimenti. Certamente il mio intervento era partigiano. Mi sarei, quindi, potuto aspettare una telefonata, lunedì, con una richiesta di qualche cambiamento o l'annuncio di un cappello di presa di distanza. Avremmo sicuramente trovato un onorevole accordo perché, piuttosto che niente, preferisco quasi sempre un “piuttosto”.
Lunedì, nulla. Martedì, nemmeno. Mercoledì mattina, mentre vado in ufficio, mi dico: vuoi vedere che il mio sesto senso (di scuola andreottiana) questa volta si sbagliava? Che i tre vecchietti e le cinque vecchiette che mi leggono fedelmente avrebbero trovato il mio appello al voto, come capita in tutte le vigilie elettorali? Il mio pezzo avrebbe spostato un paio di voti, al massimo. Invece no. Verso le dieci ricevo una telefonata, molto cordiale e ricca di complimenti e salamelecchi, che mi informa che, purtroppo, non pubblicheranno il mio pezzo. Perché, è la contrita giustificazione addotta, incrinerebbe la condotta imparziale tenuta dal settimanale di Via Basso durante tutta la fase finale di questa campagna amministrativa.
Il mio carattere è quello che è: mite. Sono al lavoro e mi mantengo calmo e cordiale. Perfino scherzoso. “Capisco benissimo” concludo: “grazie di avermi avvisato in anticipo”.
Capisco benissimo, infatti. (A.F.)


Da “Panorama Alternativo di Novi”, venerdì 23 maggio 2014, pag. 5.

Appello al voto utile e didattico


E adesso? Voglio dire: e adesso che Lorenzo il Cementificatore finalmente si appresta a dedicarsi alle sue amate lettere, che farò io, dimmi o lettore, che farò? Solo ora, con inatteso sgomento, m'avvedo che sarò l'unico a rimpiangerlo davvero. In questi ultimi giorni mi sono scoperto così triste che, quasi quasi, vi inviterei a votare per il suo erede diretto: Rocchino il Beneficato (dalla Regione: si favoleggia infatti di una sua buonuscita milionaria; che poi sarebbe l'altra faccia della nostra addizionale regionale all'Irpef). Ma mi pare già di sentire i tuoi severi ammonimenti, lettore implacabile, a non farmi guidare dal mio interesse personale. E dirmi che, in questi tempi difficili, bisogna dare l'esempio e pensare solo al bene dei novesi.

Per fortuna è lo stesso Rocchino a togliermi dall'imbarazzo. Con il suo slogan “diamo una svolta alla nostra città” invita tutti, me incluso, a votare per chiunque altro tranne lui, grigio rappresentante in sequenza di FGCI, PCI, PDS, DS, PD, di settant’anni di sinistro malgoverno clientelare cittadino.

L'unica seria alternativa è rappresentata da Alternativa Novese, formata dall'Associazione Avanti Novi, dal Comitato Liberale AlFare e da Fratelli d'Italia. 

Questa nuova e agguerrita coalizione di centro destra è capitanata dal candidato sindaco Andrea Scotto. Io voterò per lui. Chi si fida del mio consiglio, ha ora licenza di passare alle pagine dello sport o di cercare notizie sul prossimo Borberock. Per gli scettici, ecco le mie motivazioni.

I candidati sindaci veramente in lizza sono soltanto quattro. Gli altri fanno solo del soffoco.

Di Rocchino Muliere abbiamo già detto. Rappresenta la bronzea continuità, lo scempio della stazione, la Maruzzella, la Ztl, il Parco Avventura, l'oltraggio alle antiche mura, le fidejussioni farlocche di Tributi Italia. Di suo aggiungerà il passaggio dei treni TAV in centro città. E, credetemi, l'assoluta dissennatezza di un simile proposito farà impallidire quella del Movicentro da quattro milioni di euro (nostri).

Naturalmente, per chi intende dare un voto di pancia c'è Fabrizio Gallo. Da quanto abbiamo visto a Roma, il M5S sembra essere un concorrente del PD. Sono molto efficaci nella protesta ma dubitiamo che abbiano la competenza per governare. Certamente sono onesti. Cosa che capita a quasi tutti, finché si sta all'opposizione. Vi ricordate gli slogan contro “Roma Ladrona” del paparino del Trota?

E poi c'è Costanzo Cuccuru. L'ex assessore PSI del comunista Lovelli guida ora la coalizione tra la resuscitata Forza Italia e la Lega Nord. In consiglio, l'unico che ha fatto opposizione seria, ovvero sul bilancio e sui ripetuti moniti della Corte dei Conti (altro che cimitero per cani e simili amenità) è stato Diego Accili. Infatti non l'hanno ricandidato. Nei fine settimana abbiamo potuto vedere gli amici della Lega montare e smontare il loro gazebo. Poi arrivava Cuccuru con il suo manifestino e si metteva a chiacchierare. Faceva venire in mente antichi ricordi del liceo Doria. Lezioni di scienze. In particolare, quel crostaceo privo di carapace che sfruttava le conchiglie altrui usandole come abitazione propria. Il Paguro Costanzo ne deve essere una evoluzione.

Perché, dunque, votare Andrea Scotto? Perché, oltre che essere un voto realmente utile, è pure un voto didattico.

Infatti tutti i candidati sindaco si vantano dei loro mirabolanti programmi per il governo della città. La dura realtà è, però, diversa. La maggioranza (auspicabilmente) uscente dovrebbe avere una faccia degna di uno dei due eroi esposti a Riace per vantarsi di ciò che ha fatto e di ciò che intende fare. Ma anche l'eterna minoranza, (auspicabilmente) uscente, assumerebbe l'aspetto metallico del volto del secondo degli eroi esposto nella ridente località calabra, se si vantasse del proprio passato. 

Alternativa Novese può, invece, andare orgogliosa dei propri successi. Pur non avendo mai governato, si è sempre battuta per liste pulite e ha organizzato dei corsi di base di politica e amministrazione pubblica. Soprattutto ha tenuto delle elezioni primarie di centro destra. Evento talmente portentoso, da suscitare l'interesse delle Università di Pavia e di Cagliari. Forza Italia non ha voluto partecipare, forte della sua tradizionale allergia a congressi e primarie. E' stato un errore. O forse no. Forse non volevano rischiare di interrompere la lunga serie di sconfitte, da perdenti di successo quali sono.

Alberto Fossati

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