sabato 17 luglio 2010

Riceviamo e pubblichiamo

Luciana Versaci, di Novi Ligure, ha scritto a giornali e siti web del Novese (ed anche a noi) la seguente lettera aperta, che pubblichiamo volentieri.
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Sono la mamma di 2 bambini che inizieranno quest'anno la prima media e con rammarico mi rendo conto che le scuole di Novi Ligure stanno vivendo un triste momento di disagio.
Le conseguenze, come sempre ricandono sul lato più debole della società: alunni, genitori e una parte del corpo docenti (magari quelli più motivati?).
Alcuni alunni che inizieranno a settembre la prima media non hanno visto soddisfatte le proprie richieste (scelta della seconda lingua e sede scolastica). Non dovrebbe essere la scuola, in quanto servizio pubblico, a soddisfare le esigenze dei cittadini e non viceversa?
La Costituzione Italiana stabilisce che il diritto all'istruzione è obbligatorio e gratuito per tutti i ragazzi fino a 16 anni, eppure ogni alunno spende all'anno una media di € 350.00, solo per l'acquisto dei libri di testo. Oltre ad imporre questi costi vengono loro anche imposte scelte senza possibiltà di revocarle. I genitori cercano spesso un dialogo costruttivo con l'istituzione scolastica al fine di perseguire obbiettivi comuni e condivisi in molti casi senza riscontro.
Devo dire con dispiacere di essermi trovata anch'io in questa situazione e, mio malgrado di aver dovuto subire tanti ''NO'' categorici.
L'unica persona di coscienza che ha compreso la mia situazione ed ha risolto il mio problema è stato il Dirigente scolastico della scuola media Doria, Dott. Paolo Repetto.
Dopo aver ascoltato il mio problema ha verificato personalmente la veridicità dei fatti e dei conseguenti disagi e, in maniera obbiettiva ha risolto la situazione.
Il 31 agosto si concluderà il suo mandato a Novi: ci mancherà moltissimo il suo senso del dovere e la sua etica professionale.
Neppure le insegnanti che hanno seguito i miei figli per 5 anni sono state in grado di comprendere così bene le loro e le mie esigenze di genitore.
Credo che i docenti delle scuole elementari debbano innanzitutto accompagnare nella loro crescita affettiva, educativa e formativa i bimbi nell'età dell'infanzia, senza per questo arrogarsi il diritto di giudicare scelte, valori e diritti, abusando di una falsa pedagogia.
L'aspetto psicologico, non certamente secondario, è bene deputarlo a chi ne ha le competenze...

Luciana Versaci
Novi Ligure
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Chiudiamo con un piccolo commento: perche' mai i libri di testo devono cambiare cosi' spesso? La matematica, la geometria, l'italiano cambiano ogni anno? Magari, se si stabilissero pochi libri 'standard', le spese sarebbero minori per tutti.

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